Il docente Antonio Nicaso evidenzia gli investimenti della criminalità in tecnologie digitali: «Cercano nuovi software». E i criptofonini cambiano pelle: «Così sono arrivati dalle stelle Nba ai narcos del cartello di Sinaloa»
L’imputato è stato assolto in primo grado per non aver commesso il fatto. I magistrati antimafia lo accusano di aver partecipato a una mangiata con il boss Mancuso e di aver favorito la latitanza di Marcello Pesce
Il Tribunale di Palmi ha emesso la sentenza nei confronti dell’ex agente Gianluca Castagna che avrebbe permesso a Rosario Grasso di sfuggire all’arresto nel 2018
Il nuovo verbale di Iervasi punta i fari sui rapporti tra ’ndrangheta e politica a Cerva: «Tommaso Scalzi era vicino al boss Coco Trovato, le preferenze le ha raccolte perché fa un po’ paura»
Per i pm l’ex consigliere regionale sarebbe stato legato alla locale di Piscopio. Contestata anche l’assoluzione di Gianluca Callipo: «Ha chiesto il consenso della cosca di Pizzo». Gli incroci tra l’ex sindaco e il boss Razionale
Spigoloso controesame del pentito. Le parole su Cichello («era il factotum del boss di Zungri») provocano uno scontro tra il legale dell’imputato e la Dda di Catanzaro. Ecco cosa è successo in udienza
Sarebbe Roberto Macori il collante tra criminalità campana e calabrese per gli affari sui prodotti petroliferi nella Capitale. C’è un legame con l’inchiesta Petrolmafie
Prosegue l'interrogatorio del collaboratore di giustizia nell'ambito del processo Maestrale. Gli affari gestiti nonostante la detenzione, la conoscenza con Nicola Fusca e il traffico di droga: «Io la droga nemmeno la conosco ma ci guadagnavo»
NOMI | Operazione dei carabinieri forestali nel Reggino dove è stata smantellata un’articolata rete di piantagioni sfruttata dai vari clan secondo la propria “quota parte”
Nei verbali del collaboratore di giustizia i contrasti per le partite di droga intercettate dalle forze dell’ordine. La rivelazione del boss Morabito in carcere: «Ha trattato carichi di tonnellate con le cosche della Locride»
Negli atti dell’inchiesta sul clan Maiolo la storia di un’estorsione mette a confronto un imprenditore vessato e un’azienda sponsorizzata dalla ’ndrina. La concorrenza secondo la cosca: «O comprano da noi o gli facciamo esplodere il negozio»
I rapporti con i clan calabresi e il modus operandi dei broker: era una rete globale a muovere il denaro che partiva da San Luca. Tra i capi anche Rocco Morabito
I contatti con il «cognato» di Piromalli, individuato dai magistrati in Gioacchino Cananzia, e quelli con Antonio Strangio. Gli investigatori ricostruiscono il modus operandi dei broker
Nei verbali confluiti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro l’ex boss Antonio Forastefano racconta i due episodi in cui avrebbe offerto aiuto al gruppo di azionisti del clan in nome dell’alleanza con Bruno Emanuele
Dall’inchiesta della Dda di Catanzaro emerge il rapporto tra il clan Maiolo e l’ex genero del broker globale Barbieri: «Galiano sapeva dove trovare i milioni sepolti sotto 30 metri di terra usando una trivella»
L’inchiesta della Dda di Catanzaro svela il tentativo della cosca di mettersi in affari nel settore enogastronomico: import-export anche in Svizzera e acquisto di prodotti a basso costo grazie ai contatti stretti in carcere. Le richieste ai Pelle “Gambazza” per incontrare i fornitori dello stocco
Le motivazioni della sentenza per Anna Bettozzi, un tempo protagonista dei paginoni nelle riviste di gossip. Niente aggravante mafiosa per l’imprenditrice che diceva «dietro c’ho la camorra». Le sue società in rapporti con le ditte degli imprenditori calabresi D’Amico, considerati vicini al clan Mancuso
L’élite investigativa dei carabinieri la consegnò nel 1998. Le rivelazioni del pentito Michele Iannello: la storia del boss che abdicò in cambio della vita, il potere dei Mancuso, i capi di ieri sono quelli di oggi. Ciò che è cambiato e cosa è rimasto dopo un quarto di secolo
Le intercettazioni agli atti della maxinchiesta Olimpo. L’anonimo scrive: «Eravate voi l’obiettivo». ‘U Bimbu però non ci crede e dice al fratello: «Qualcuno vuole armare una carretta ai Muscia»
L’informativa dello Sco e delle Squadre mobili di Catanzaro e Vibo: un omicidio, una retata, una scarcerazione ed un pentimento eccellente. La «lenta e progressiva» evoluzione tra il 2004-2010, poi un mutamento radicale