Considerato elemento di spicco della cosca Bonavota di Sant’Onofrio, il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Vibo su disposizione della Dda di Catanzaro.
Beni per circa 37 milioni di euro sono stati confiscati da Carabinieri e Guardia di finanza in diverse località del Vibonese e in altre sei province in tutta Italia. Ci sono bar e ristoranti nel centro di Roma e in provincia di Milano, imprese edili, terreni e fabbricati.
La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano: «accertate ingerenze della criminalità organizzata»
È in corso nella Capitale il processo che vede alla sbarra i ras delle cooperative Buzzi e Carminati. Sotto la lente dei giudici i legami con il clan di Limbadi e lo scambio di favori nel “mondo di mezzo”.
È stato ha scarcerato e posto agli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico, Francesco Comerci, 40 anni, di Nicotera (Vv)
«L’Università antimafia a Limbadi rappresenta un’iniziativa molto importante che è stata convintamente finanziata nell’ambito del Progetto nazionale sicurezza.
Al boss vibonese Nicola Tripodi, già condannato a otto anni di reclusione nell’ambito del procedimento scaturito dall’indagine “Lybra”, è stato applicato il regime carcerario “41 bis”, cosiddetto carcere duro.
Pantaleone Mancuso, 68 anni, detto "Vetrinetta", resterà in carcere: il pm della Dda di Catanzaro Pierpaolo Bruni ha infatti espresso parere negativo all'istanza di sostituzione della misura cautelare per motivi di salute presentata dall'avvocato difensore Leopoldo Marchese.