Deposizione del collaboratore di giustizia dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. Dai traffici di droga alle estorsioni sino ai rapporti con il clan dei Piscopisani. Ed anche un inedito su una sparatoria
“Ciccio Ammaculata” viene ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata di Piscopio e personaggio strettamente collegato al boss Luigi Mancuso di Limbadi
Nulla da fare per l’avvio del dibattimento con l’escussione del primo teste della Dda dinanzi al Tribunale collegiale. Il giudice Tiziana Macrì rinvia il processo aspettando la pronuncia della Corte d’Appello
Aperto il dibattimento, ma sulla presidente del Collegio Tiziana Macrì pendono due richieste di ricusazione, una presentata dalla Dda e uno da un imputato. Superate tutte le eccezioni preliminari, ammesse le prove e i testi di lista. Fra gli imputati, il presidente della Provincia di Vibo, dipendenti e funzionari provinciali, ex consiglieri comunali, imprenditori, esponenti dei Piscopisani, del clan Mancuso e dei Fiarè
Con lui ai summit anche lo zio Luigi Mancuso e Francesco D’Angelo di Piscopio. I preparativi in vista della scarcerazione di Peppe ‘Mbrogghja e il racconto su una testa mozzata portata in piazza a Limbadi dal padre Domenico
La Provincia di Vibo chiede la costituzione anche contro il presidente Salvatore Solano ma la esclude nei confronti di tre imputate. Stralciate dal gup altre posizioni per nullità dell’avviso conclusione indagini. Oltre 80 gli imputati fra cui dipendenti provinciali, ex consiglieri comunali, imprenditori, boss dei clan Mancuso, Fiarè e dei Piscopisani
Deporranno il collaboratore di giustizia Nicola Figliuzzi ed alcuni investigatori dell’inchiesta “Petrol Mafie” che hanno condotto le indagini su Pasquale Gallone e Gregorio Giofrè
Salvatore Solano accusato dei reati di corruzione, concorso nel minacciare gli elettori e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa. Il processo chiesto anche per dipendenti e funzionari provinciali, ex consiglieri comunali, imprenditori, boss dei clan Mancuso, Fiarè e dei Piscopisani
Fra gli indagati che rischiano il processo pure quattro vibonesi, mentre si attendono a giorni le determinazioni da parte della Procura distrettuale di Catanzaro per altro troncone dell’inchiesta
Alcuni destinatari di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, altri indagati a piede libero. Diversi si trovano coinvolti nelle inchieste Rinascita Scott ed Imponimento