Il pm Frustaci ritorna sulla posizione di Mommo Macrì. E sugli attentati alla Bartolini: «C’erano gli interessi dei Bellocco e di Ciccio Mancuso. Per risolvere la cosa intervenne Luigi Mancuso».Leone Soriano doveva uccidere Rosario Pugliese
Le clamorose dichiarazioni alla ripresa del maxiprocesso: «Una volta c’erano destra e sinistra, ora si mettono d’accordo per amministrare insieme». Ecco le accuse nei confronti del coordinatore regionale di Forza Italia e di "Cambiamo"
Continuano i riconoscimenti fotografici del collaboratore di giustizia, che passa in rassegna ulteriori prime e seconde linee della criminalità vibonese
I riconoscimenti fotografici del collaboratore di giustizia al maxiprocesso: usura, estorsioni, azioni di fuoco, le nuove dinamiche mafiose di Vibo città
Continua l’esame del pentito Bartolomeo Arena, che spiega ulteriori dettagli sul profilo criminale di Salvatore l’Americano. Il taglio dei tendoni al Parco archeologico e le estorsioni a Vibo
Il profilo del superlatitante tratteggiato dal collaboratore di giustizia. E poi: «A Vibo esistono poteri che sono più forti della ‘ndrangheta». La vicenda del locale Tribeca, la massoneria e l'amico politico. Gli attentati ai cantieri del teatro e dell'istituto professionale. Anche avvocati e imprenditori nel mirino
Dal progetto di assassinare Peppe Mancuso alle presunte delazioni in seno al suo gruppo. E sul tentativo di assassinare Rosario Pugliese: «Venne a Vibo il killer della cosca Libri, poi assoldammo degli slavi ma tutto saltò»
La deposizione del collaboratore di giustizia Bartolomeo Arena, che riconosce l’effige del suo ex amico e sodale: «Voleva riportare la sua famiglia al potere che aveva un tempo»
Il collaboratore di giustizia ed i mancati biglietti gratis per assistere agli spettacoli a Vibo. Il dispetto ad Orazio Lo Bianco ed ai Pugliese e l’intervento di “U Rozzu”
Il collaboratore di giustizia svela gli autori dei due atti intimidatori nei confronti del costruttore Francesco Patania, imputato nel maxiprocesso, e dell’allora coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia
L’arma è stata poi ceduta ad altra persona ma si è inceppata venendo sostituita con un’altra usata in precedenza per danneggiamenti e per una sparatoria in piazza a Vibo
I ragazzi del campo “E!State Liberi!” hanno sostituito la frase ignobile con un'opera artistica che rievoca la grande marcia per la legalità dopo l'operazione Rinascita Scott
Le due relazioni sentimentali intrattenute contemporaneamente dal giovane ucciso nel 2006. La pistola alla testa puntata dal suocero Enzo Barba sino al contrasto con i Piscopisani
Il pentito: «Era una santa donna». E poi: «Quella sera non ero lì per puro caso. Dissi a mia madre che andavo a cena da Enzo Barba e lei fece il macello. Così decisi di restare a casa»
Il pentito continua i riconoscimenti fotografici ad iniziare da Michele Camillò, ultimo del suo gruppo a saltare il fosso. Dallo spaccio di droga ai danneggiamenti. Punito anche un agente della polizia municipale per la multa al presunto boss che non aveva raccolto gli escrementi del cane
I profili di Marco Pardea, Marco Ferraro e altri: attentati incendiari, agguati e doti di ‘ndrangheta. Prosegue l’esame di uno dei collaboratori chiave del maxiprocesso. Ecco chi ha incendiato il chiosco della mamma di Mantella e sparato al custode del cimitero di Vibo
Dal riconoscimento grazie ai mammasantissima di Polsi alle alleanze con le altre famiglie: «L’uscita dal carcere di Luigi Mancuso ha cambiato tutto, lui non ha alcuna cosca nemica»
Traffici di droga ed estorsioni. Fino all’agguato degli anni 2000: l’ordine fu di “Scarpuni”, a sparare Giuseppe Loielo assieme ad un altro ragazzo di Soriano, Nazzareno Colace fece da autista
I fratelli Barbieri di Cessaniti pestati dallo zio, la lite con il figlio del boss di San Gregorio d’Ippona ed i traffici di droga gestiti dal broker Vincenzo Barbieri e dai suoi sodali
La scomparsa di Nicola Lo Bianco ed i sospetti del clan sull’imprenditore. La vendetta preparata da Antonio Grillo e l’uscita dal carcere del boss Sicarro
Mommo Macrì voleva uccidere Paolo Lo Bianco, mentre Salvatore Morelli si sentì offeso dal comportamento di Francesco Antonio Pardea. Il viaggio in Lombardia e i contrasti mai sanati
Luigi Mancuso, il tradimento di Antonio Piccolo ed il mancato rapimento di Salvatore Morelli. I personaggi e gli imprenditori più vicini al boss di Limbadi e l’intervento in favore degli Artusa per non far vendere una marca di scarpe ad altro negozio