Ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’uomo già protagonista, a Pizzo, di reiterati abusi sessuali su ragazzini, in taluni casi minori di 14 anni.
Dal vertice in Prefettura rassicurazioni sull’immediato pagamento di una mensilità arretrata e di altre due a breve termine. I manifestanti tornano sul posto di lavoro.
Uno studente, originario di Zungri, frequentante l’Istituto tecnico per geometri di Vibo è stato raggiunto da un colpo alla nuca sparatogli da un ragazzo di Pannaconi già noto alle forze dell’ordine. Il giorno prima i due avevano avuto una discussione per futili motivi.
Ignoti hanno provato a forzare l’ingresso secondario dell’ufficio postale senza riuscirci e hanno infine desistito dall’intento. Lo scorso anno, lo stesso sportello era stato teatro di una rapina a mano armata.
Un venticinquenne di Sorianello avrebbe chiesto somme di denaro ad un imprenditore del Vercellese dopo averlo picchiato. Il provvedimento emesso dalla Procura di Ivrea ed eseguito dai carabinieri di Soriano.
Un migrante di nazionalità nigeriana ha prima minacciato e percosso dei minori ospitati nella stessa struttura e in seguito ha colpito un militare dell’Arma con una testata.
Un ritardo nell’invio della documentazione al ministero avrebbe causato il provvedimento dirigenziale. Necessario l’intervento dei carabinieri per placare gli animi.
I controlli effettuati dai carabinieri della locale stazione supportati dai Nas di Catanzaro. Infrazioni sono state riscontrate anche nei locali del Poliambulatorio dell’Asp.
Un quarantottenne del luogo dovrà ora scontare 10 mesi di carcere per numerose violazioni del regime di pubblica sicurezza cui era sottoposto da circa due anni.
I carabinieri l’hanno sorpreso a Vibo dove ha riferito di essersi recato per prendere parte al processo “Black money”, che lo vede imputato, fissato però per lunedì prossimo.
In uno stabile attiguo ad un ristorante i carabinieri hanno scoperto un giro di prostituzione messo in piedi da due prostitute con passaporto spagnolo. Denunciati anche due clienti.
A Nicotera Marina ignoti hanno preso di mira il laboratorio didattico che si stava realizzando, grazie a fondi ministeriali, all’interno di un bene appartenuto ai Mancuso di Limbadi.
Sottratti tre fucili custoditi in un’abitazione di località Romano nella frazione Piani. Il giorno prima ne erano stati rubati altri cinque ad un imprenditore in pensione.
I fermi, a carico di due cittadini romeni, operati dai carabinieri della locale stazione nel corso di un normale servizio di perlustrazione. Con loro due minori italiani.